Il Percorso Beodo
IL PERCORSO BEODO
“È una delle passeggiate più suggestive di Bordighera, indimenticabile per qualsiasi artista”, esclamava Charles Garnier: “un ininterrotto susseguirsi di luoghi dove forma ed eleganza trovano un perfetto equilibrio”.

Le palme qui posseggono la capacità di affascinare i visitatori, trasportandoli verso est. Il panorama si apre anche sui terrazzamenti coltivati, sulla macchia mediterranea, sui muri a secco, così vulnerabili alle violente piogge autunnali, ma così ben inseriti nel fianco della collina da sembrare quasi un elemento decorativo.
In alto c’è il piccolo borgo di Sasso, che dà il nome alla valle, e si comprende il motivo per cui Claude Monet, nel suo soggiorno a Bordighera nel 1884, fu ispirato a esplorare questa valle attraverso i suoi colori, la luce e le forme delle palme, affascinanti e al contempo difficili da catturare sulla tela.
Sentiero del Beodo
Questa passeggiata segue il percorso dell’antico acquedotto che forniva alla città acqua potabile e per l’irrigazione. Alimentava una cisterna (oggi coperta), realizzata al centro di Piazza Padre Giacomo Viale, che forniva acqua alle abitazioni, alle fontane, ai frantoi, ai lavatoi pubblici, ai giardini e agli orti.
Il sentiero inizia subito dopo il Centro Storico (attraverso la Via dei Colli), attraversa un tunnel, risale la valle del fiume Sasso seguendo un’antica mulattiera, poi prosegue lungo i muri a secco, punteggiati di mimose, ginestre, ulivi, cactus e palme. Sovrasta la costa, per poi dirigersi verso la piccola frazione interna di Sasso.
Note
Un’escursione rilassante su un ottimo sentiero/strada nella prima parte, fino a superare i piloni dell’autostrada. Lasciando la strada (sentiero a destra vicino a un piccolo ponte), il sentiero cambia decisamente ambiente, immergendosi in una vegetazione piuttosto selvaggia, sempre vicino al “Beodo”, con alcuni guadi (a seconda delle stagioni con più o meno acqua) e raggiunge la frazione di Sasso. Da qui si ritorna completando l’anello per un sentiero leggermente più comodo, sebbene in alcuni tratti piuttosto ripido. Possibilità di estendere l’escursione a piacere aggiungendo ulteriori itinerari in base al tempo disponibile e alla preparazione fisica.
Avvicinamento
Sia che si arrivi da sotto (via Aurelia), sia da sopra (uscita autostrada di Bordighera), una volta giunti a Bordighera Alta (Vecchia) si parcheggia nella vasta piazza.
Descrizione
Partendo dalla piazzetta della chiesa nel vecchio paese di Bordighera, l’inizio del Beodo si raggiunge risalendo la salita (via Mariani, poi via Madonnetta) che corre a destra accanto alla chiesa parrocchiale (dedicata a Maria Maddalena). Poi si svolta ancora a destra per via del Beodo (a sinistra lasciamo la casa museo di Pompeo Mariani). Si prosegue in piano fino allo stretto e oscuro sottopassaggio a Via dei Colli, porta metaforica di ingresso per il Beodo (si arriva qui anche scendendo direttamente dal tornante della strada, da Ca’ d’Argentu). Si continua lungo questa bella strada, che poi diventa sterrata, fino a una cascina con animali. Oltrepassata questa, si devia a destra su un sentiero segnalato che penetra tra i canneti e la vegetazione.
Storico
Il sentiero del Beodo è parte di un percorso ad anello che può essere ampliato in base al tempo disponibile e alla preparazione fisica. Lungo il percorso si incontrano diversi luoghi di interesse; subito un’imponente cactus che domina la marina di Arziglia, a seguire un vivaio di palme curato dai volontari della “Cumpagnia da Parmura”, dove si conducono studi sulle palme autoctone. Le palme, introdotte da sant’Ampelio nel V secolo, sono ancora intrecciate per celebrazioni religiose. Il paesaggista Ludwig Winter ha creato qui il suo Palm Garden per il microclima particolarmente favorevole.lungo il percorso si osservano ulivi plurisecolari e, immergendosi nel paesaggio, si possono riconoscere alcuni dei dipinti di Monet realizzati in questo luogo, come “Il piccolo casone a Bordighera” e “La valle del Sasso, effetto blu”. Sebbene il paesaggio sia cambiato a causa di vari fattori, un tocco della sua antica magia perdura ancora.